LE FORZE DEL BENE CONTRO HITLER

da | Articoli

• Una storia esoterica per illuminare il Natale •

“Era l’anno 1935 e pesanti nubi oscuravano il cielo d’Europa. La prima guerra mondiale era stata solo il preludio al combattimento più crudele ingaggiato dalle forze delle tenebre contro la Luce della Libertà e della dignità umana”…

Così inizia questa storia incredibile, una storia che andrebbe raccontata la notte di Natale. L’ha descritta K. Chodkiewica in un piccolo libro poco conosciuto, che si intitola “Il centro occulto di Cracovia”, curato da Giuditta Dembech.
“L’Europa era pronta per l’imminente carneficina. Era praticamente disarmata, senza difese e divisa da lotte interne. I Signori dalla Faccia Scura erano sicuri della loro facile vittoria dal momento che Hitler passava da una vittoria all’altra. (…) La Polonia era la prossima vittima del programma.
Gli adepti della Fratellanza Bianca, il governo interno del mondo, decisero di agire. Bisognava dare all’Europa una Sorgente spirituale di potere, un braccio armato per scacciare i conquistatori e per tenere accesa la fiamma della libertà nel buio minaccioso. Il loto di Wawel doveva essere risvegliato perché potesse irradiare forze cosmiche che dessero vigore e coraggio ai popoli europei per le prove a venire e la forza di resistere con spirito tenace a questo mortale combattimento”.

Ma che cos’è “il loto di Wawel” di cui si parla nel libro? È un talismano potentissimo, che fu portato in Polonia e sepolto proprio sotto la rocca di Wawel, a Cracovia, da un grande Maestro, mistico e iniziato che nacque nel 5 a.C.: Apollonio di Tyana. Descritto nelle cronache come “figlio del Sole, figlio di Apollo”, era un uomo noto per la sua immensa sapienza e levatura spirituale, che viaggiò, insegnò e lasciò le sue tracce in tutto il mondo antico, dalla Grecia alla Palestina, a Roma, dall’India alla Cina. Il segno più grande del suo passaggio sulla terra è custodito in Polonia, incredibilmente, dove seppellì il suo talismano. “Il loto di Wawel” è il centro ed il motore di questa bellissima ed incredibile vicenda che si svolse durante la Seconda Guerra Mondiale.

“La leggenda racconta che la Rocca di Wawel si trovava in una regione tranquilla. Accanto ad essa scorreva un fiume. Nella roccia già allora esistente c’era un drago malvagio, che fu sconfitto da un capo tribù di nome Krak che lo uccise e fondò sulla roccia un castello fortificato che da lui prese il nome di Krakow (Cracovia).
La roccaforte di Wawel è diventata nel tempo la residenza dei re polacchi e la sede della Cattedrale di Cracovia ed ancora oggi è un importante centro spirituale. Il misterioso talismano di Apollonio ha dormito qui per secoli, profondamente sepolto nella roccia sotto la cattedrale, in attesa del suo tempo.
L’esistenza di questo potente luogo di Forze Spirituali, il cui centro spaziale e materiale era il talismano, è ben conosciuta dagli studenti polacchi di occultismo”.
Non solo gli occultisti europei (tra cui l’autore del libro) si recavano sul luogo per restare in meditazione e assorbire le vibrazioni emanate dal talismano, ma spesso anche occultisti provenienti dall’Oriente. Infatti nel libro si legge che “appena arrivati a Cracovia subito si dirigevano nella Cattedrale per godere dell’aura sacra del posto”.
E aggiungiamo, da una Rivista Teosofica del 1932:
“Esiste a Cracovia un Centro Spirituale fondato 2000 anni fa da Apollonio di Tyana. È una specie di geyser da cui scorrono continuamente fiumi di forze spirituali, non importa se usate o meno. Questo fa sì che anche oggi la città sia un centro spirituale che diventerà in avvenire il centro di queste forze per tutta l’Europa centrale. Vi si sente una fortissima atmosfera spirituale, qualcosa come un turbine di correnti invisibili e un’aura magnetica così potente che, se non è ricevuta, adattata e trasformata in energia creativa, tende piuttosto a paralizzare che non a favorire lo sforzo creativo”.

Siamo ormai a ridosso della Seconda Guerra Mondiale. La stessa Polonia verrà invasa dai nazisti e le Rocca di Wawel, guarda caso, sarà presidiata da un gerarca nazista fino alla fine del conflitto.
In questo vento di tragedia che devasterà l’Europa, l’energia del talismano ritornerà a pulsare, risvegliata, e si fonderà con la storia di una intera nazione.

“Il talismano, cuore del Centro di Forza, giaceva lì nella roccia da quasi venti secoli, mezzo dormiente, pulsando le sue energie ma senza poterle estrinsecare a pieno perché i tempi non erano ancora maturi. Ora la Gerarchia decise di riattivare il Centro nel suo pieno potere.
Per questa azione di magia bianca fu fissato il giorno del plenilunio di maggio del 1935. La nazione polacca fu designata come teatro di un dramma cosmico, essendo la custode del talismano. Un importante membro di questa nazione doveva morire, e a causa della sua morte si sarebbero accumulate le forze necessarie al risveglio del Loto di Wawel il 18 maggio 1935.”
L’Uomo prescelto morì infatti una settimana prima del plenilunio. Era l’amato maresciallo Giuseppe Pilsudski. Così lo descrive una celebre teosofa polacca, Wanda Dynowska: “Il Maresciallo era troppo grande per essere capito dai contemporanei e persino da chi lo amava e ne conosceva il carattere e i metodi. Nessuno poteva tenere il suo passo. C’era in lui qualcosa di sconcertante, quella “forza fatale” che in modo invisibile è pressante. Non poteva sopportare nessuna meschinità senza reagire e persino la devozione era messa alla prova dalla sua presenza (…) Sovente, quando lo vedevo, sentivo uno strano silenzio nonostante la vivace conversazione, una specie di inspiegabile concentrazione di fondo che induceva a parlare a bassa voce moderando il ritmo dei propri pensieri. Si sarebbe detto che non fosse mai solo. Tutte le virtù, le qualità, buone o cattive, sono più comprensibili di quella sola, particolare, indefinibile qualità che è la Grandezza.
Il popolo polacco sentiva la grandezza di Pilsudski e lo venerava spontaneamente.
Morì come visse, occupato nel suo lavoro fino all’ultimo: ricevette ministri, firmò carte militari nonostante le sue sofferenze (cancro al fegato). Non badava a sé, ma a chi aveva vicino (…)

I fatti ora descritti furono organizzati dalla Fratellanza degli Iniziati. Il corpo e la bara del Maresciallo diventarono la seconda parte del Talismano, il polo positivo di energia. Fortissime correnti di amore, di simpatia e di buona volontà furono accumulate nella Cattedrale di San Giovanni a Varsavia e poi sulla bara durante il viaggio a Cracovia. Questa potente concentrazione di energie spirituali il 18 maggio alle 10:57 colpì il talismano sepolto nella Cattedrale di Wawel quando il corpo del Maresciallo, dopo un lungo viaggio, entrò nella cattedrale proprio nel momento in cui, lontano, sull’Himalaya si compiva un altro atto di Magia Bianca: il grande festival del Wesak dell’emisfero orientale. Il Loto, tremando, si svegliò piano piano. Il trasformatore delle forze del Bene si preparò ad aiutare l’Europa nella sua lotta mortale contro le forze del Male.”
Il clima che si respirava intorno a questo grande evento cosmico è descritto a lungo nel libro.
“Nessun monarca avrebbe avuto la nazione ai suoi piedi in un dolore così spontaneo, in una devozione così illimitata come quest’uomo semplice e austero, vero capo di una Polonia rinata. In quel momento si rivelò l’unità dell’uomo con l’anima di tutta la Polonia.” E ancora, più avanti:
“(…) Fu lutto nazionale, tutti lo piangevano. Il feretro partì da Varsavia con le folle in lutto verso Cracovia per l’ultimo saluto, e la strada era illuminata a giorno dai falò accesi in suo onore dai contadini finché arrivò a Wawel. Il funerale ebbe luogo nel giorno del Wesak.”

Nel libro ci sono le testimonianze in prima persona di uomini e donne che raccontano la figura del Maresciallo, ma anche i cataclismi naturali che sconvolsero Varsavia e Cracovia nei giorni dei funerali. Si racconta di come il potere delle tenebre si attivò per impedire che questo evento avesse luogo. Degli uragani e delle alluvioni che devastarono prima Varsavia e poi Cracovia. Della carrozza che trasportava il feretro a cui inspiegabilmente si ruppero le molle. Si racconta anche degli “elementali”, cioè le energie della natura che possono essere manipolate da forze ad essi superiori, sia benevole che maligne. Il potere del male utilizzò gli elementali per produrre cataclismi che impedissero la riattivazione del Loto. Ma, alla fine, il potere del male fu sconfitto.

La rocca di Wawel

Questa storia è una grande storia. Perché leggerla? Primo, perché ha una componente molto romantica, con un protagonista carismatico che va eroicamente incontro al suo destino, e poi perché ci illustra come operano le forze sottili nella vita degli esseri umani. Bisogna essere a nostra volta sottili per comprenderlo. Su certe conoscenze sono stati posti dei sigilli e non a caso vengono dette “esoteriche” (perché non possono essere approcciate da uno stato di coscienza comune).
Ma, indipendentemente dalle nostre conoscenze e dalle nostre capacità, noi possiamo sempre ricordare che:

I piani magici dell’esistenza 1) non si muovono secondo la nostra logica; 2) non operano secondo il nostro comune criterio di buono o di giusto; 3) hanno degli obiettivi di lunga portata, il cui sviluppo resta a noi sconosciuto; 4) richiedono che facciamo la nostra parte, senza sapere come andrà a finire. E questa è la Fede.

Come alcuni testi e questa storia raccontano, il nazismo è stato combattuto anche sul piano invisibile, da iniziati, iniziate ed operatori e operatrici di Luce che in tutto il mondo si raccolsero per inviare energie di sostegno nella lotta contro Hitler. Un esempio di questo si trova anche nel libro-diario di Dion Fortune ,“La battaglia magica d’Inghilterra”.
I centri di promanazione energetica situati in varie parti del mondo, compresa l’Italia, sono ben custoditi e soprattutto si difendono da soli, poiché l’accesso alla loro energia dipende dalla nostra qualità vibratoria. Non è possibile, come accade per i beni materiali, saccheggiarli o utilizzarli per oscure intenzioni. Possiamo recarci volontariamente in questi luoghi, o possiamo finirci per caso, senza sapere dove ci troviamo… La facoltà di interagire con essi dipende dal nostro grado di ricettività (anche inconsapevole).
Il centro occulto di Cracovia (ricordiamo che “occulto” vuol dire nascosto) ha avuto un ruolo molto importante nel modificare i destini dell’Europa durante anni spaventosi. Capire come agiscono queste forze richiede sempre pazienza e anche una buona dose di umiltà intellettuale. Noi subiamo tutti i giorni influssi sottili di ogni tipo, ma finché non ce ne rendiamo conto non possiamo iniziare a capire cosa farne.
A Cracovia la grandezza di due esseri umani (Apollonio e il Maresciallo) ha generato una elevazione vibratoria eccezionale, che si è fusa a distanza di millenni con gli intenti della grande Sorellanza e Fratellanza Bianca. I due uomini coinvolti conoscevano esattamente il piano di cui erano elementi essenziali? Chissà… Eppure tutto ha funzionato come uno splendido meccanismo. Del Maresciallo abbiamo notizie più precise e recenti e quello che di lui ci colpisce in maniera particolare è la sua statura morale: un uomo che esercitava il Bene per il Bene, come se fosse un processo fine a se stesso.
In questa storia viene descritto come agiscono le forze magiche sulla Terra, come si risvegliano, con chi collaborano. E in questa storia entra addirittura tutta una nazione, risvegliata per alcuni giorni nel suo aspetto più elevato.
É una chiamata che riguarda tutti e tutte noi, anche oggi. Perché tutte le guerre si combattono su piani invisibili, a partire dalle nostre guerre interiori. Il nostro contributo consiste nel costruire una coscienza individuale attiva, che aiuti a risvegliare e ad aumentare quella collettiva. Perché la coscienza ha una forza contagiosa, anche se non sembra. E scegliere il Bene per il Bene, cioè coltivare la purezza delle nostre intenzioni, è il primo gradino per ricevere l’aiuto che ci serve nella strada verso la nostra liberazione. Che prevederà anche, ad un certo punto, il Servizio verso gli altri esseri umani.
La vita del Maresciallo, la sua rettitudine e la sua morte sono forse accadute per insegnarci anche questo.
L’augurio a tutte e tutti voi, è che questa storia leggendaria possa scaldarvi il cuore nei momenti difficili, e starvi accanto nelle scelte di tutti i giorni. Rischiarare con la sua luce una notte di Natale…
Che la Pace sia con tutte e tutti voi. Buon Natale!

error: Azione disabilitata