Raccontare l’orto: rapa

da | L'orto curioso

LA RAPA

Evelyn descrive una specie di pane fatto di rape “che abbiamo mangiato al tavolo dei più grandi personaggi…”. “Bollite le rape, ne spremete via l’acqua, pestate l’ottenuto, mescolate una quantità uguale di farina col pesto così ottenuto, e cuocete nel modo solito”. Tournefort ci assicura che “una tosse disperata sopravvenuta per aver mangiato troppi limoni fu infine curata usando un decotto di rape”. I Greci e Romani tenevano questa radice in grandissima stima ma non avevano la patata. L’arrivo di questa ultima soppiantò l’umile rapa o almeno la fece finire nella mangiatoia della stalla e nell’ovile, e non pochi pensano che questo sia il posto che le compete. Un tempo nel Suffolk, di una ragazza che dava il benservito ad un ammiratore si diceva che gli aveva dato “le rape fredde”. Nel Nord America la rapa svedese viene chiamata rutabala; la parola, secondo Lovelock, viene dallo svedese rotabagge, che significa borse rosse. Ma questo non spiega tuttavia perche gli Svedesi arrivarono a chiamarle così.

LA COLTIVAZIONE

Coltivatele profonde ed aggiungete del calcio nel terreno se il vostro terreno è acido, quindi seminate a dimora i semi delle rape svedesi e delle rape. Sfoltitele quando sono ancora giovani. Le rape matureranno circa un mese prima delle rape svedesi.

GLI USI

Originaria del Nord Europa, pare che la rapa sia stata una delle prime verdure note all’uomo primitivo che la mangiava cotta sotto la cenere. Teofrasto e Plinio la conoscevano e la preferivano al navone, ne preparavano zuppe e anche una specie di stufato. Plinio parla di colture molto estese di questo vegetale che oggi non gode certo buona fama e che invece va riabilitato. Provate la rapa cruda, tagliata a fettine sottili, condita con olio e limone.

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