UNA TESTIMONIANZA SUL CORPO ASTRALE: TUONO BIANCO

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UNA TESTIMONIANZA SUL CORPO ASTRALE: TUONO BIANCO

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Tuono Bianco era un capo della tribù delle Code Macchiate. Una sera, mentre la sua squaw stava preparando la minestra, egli si era sdraiato per un sonnellino quando si svegliò e vide nella camera due membri della tribù vestiti con abiti bianchi, che gli fecero segno di seguirlo. Gridò allora a sua moglie che usciva per un momento, ma lei non gli prestò attenzione. Stupito per questo, si volse e vide che il suo corpo fisico era ancora addormentato sulla stuoia.
Allora doveva essere morto! Gli uomini con le vesti bianche lo rassicurarono: stavano solo portandolo a fare un viaggio ma lo avrebbero fatto tornare, e la sua vita sarebbe durata ancora molti anni. Quindi Tuono Bianco ebbe l’impressione che lui e le sue guide galleggiassero per l’aria, e poi si trovò sopra “un grande fiume splendente” che si innalzava sempre più nel cielo. Le sue guide gli dissero che il fiume si stendeva attraverso il paese del Grande Spirito, dove tutti i buoni Indiani andavano dopo la morte.
Tuono Bianco scorse delle tende familiari lungo le rive di questo fiume e fu piacevolmente sorpreso nel vedere molti dei suoi vecchi amici, ormai morti, che ne uscivano per salutarlo. Ma quando raggiunse la tenda più grande, dove viveva un Grande Spirito, gli fu detto che doveva tornare nel suo corpo e rendere noto il messaggio che tutti gli uomini sono fratelli e devono amarsi tra loro.

Tornato nella sua tenda, Tuono Bianco trovò il suo corpo addormentato strettamente legato con corde, mentre sua moglie, seduta sulla stuoia, gridava disperatamente e suo figlio stava chiamandolo per nome singhiozzando. Diede un’occhiata indifferente al suo corpo fisico e si voltò per tornare alla terra dei morti. Ma le sue guide gli sbarrarono la strada e gli ingiunsero solennemente di rientrare nel corpo. Immediatamente egli perse coscienza, e subito dopo si svegliò nel suo corpo dibattendosi, preso dal panico per liberarsi delle corde. Con un grido di gioia, sua moglie tagliò le funi spiegando che lo avevano creduto morto e avevano preparato il suo corpo per la sepoltura. La storia di Tuono Bianco apparve nell’opera del maggiore C. Newell, Storie Indiane. Tuono Bianco disse al maggiore Newell che era stato fuori dal suo corpo per “tre sonni”.
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